Oltre 8 anni fa, dal Governo Renzi, è stato pensato il sistema di tassazione del payback, di fatto, finora mai applicato, per la sua complessità nonché discussa legittimità.
Inserito nel D.L. Aiuti bis (AIUTI???), datato ottobre 2022, definisce le regole per l’applicazione di un sistema di compartecipazione delle imprese, allo sforamento dei tetti regionali di spesa sanitaria.
All'atto pratico, lo Stato sposta ex lege una parte dei costi per le cure indispensabili degli italiani sulle aziende private del settore che sono chiamate a sanare lo sforamento del tetto fissato sulla spesa regionale, con una mega tassa pari al 50% dell'intero importo dichiarato dalle regioni, una cifra folle pari a 5 MILIARDI DI EURO del quale i fornitori non avevano contezza preventiva ne controllo alcuno.
STIAMO PARLANDO DI UNA IMPOSIZIONE INSOSTENIBILE APPLICATA COL TAGLIONE SU FORNITURE EFFETTUATE DAL 2015 AL 2018! Nel frattempo..., le PMI Fornitrici di dispositivi medici non possono rifiutarsi di fornire per bloccare lo sforamento pena l'attivazione di processi civili E PENALI al loro stesso CARICO! una sorta di TRAPPOLA MORTALE!
Al di la della immoralità... della legittimità del predetto sistema si discute molto:
diversi interpreti ed operatori hanno osservato che, a differenza dei farmaci, per i quali esiste un sistema analogo e oggetto di costante contenzioso e dove questo meccanismo agisce come una sorta di SCONTO AL CONSUNTIVO visto che i farmaci vengono semplicemente NEGOZIATI CON L'AIFA e non soggetti a gare competitive. Nel farmaceutico poi, per le micro e piccole imprese è prevista "l'esenzione" fino a fatturati di 3 milioni/anno cosa che per i dispositivi medici invece non è stata prevista anzi... addirittura ritenuta da qualcuno "incostituzionale"!
Il meccanismo di acquisto dei dispositivi medici è INVECE soggetto a gare d'appalto ad evidenza pubblica, per l’espletamento delle quali viene fissato, dal committente (REGIONE/OSPEDALE), una base d’asta, ossia un tetto di spesa preventivato, sul quale si avvia la procedura competitiva, al ribasso, tra i diversi concorrenti.
QUESTO SIGNIFICA CHE LO SCONTO GIA' AVVIENE A MONTE DI TUTTO IL PROCEDIMENTO E CONSENTE DI POTER GESTIRE A PRIORI I TETTI DI SPESA... SE E CHI SFORA... POTREBBE NON FARLO... SE E CHI AFFIDA UN BUDGET (LO STATO CENTRALE) DOVREBBE SEMPLICEMENTE ADEGUARLO ALLE NECESSITA' CON LE SINGOLE REGIONI...
Il Provvedimento appare illegittimo anche per la sua retroattività: gli importi sono riferiti al periodo 2015/2018, sui quali tutte le aziende hanno già presentato/chiuso i bilanci di esercizio, onorando tutti i molteplici adempimenti ad essi legati. (TASSE RETROATTIVE???)
La cifra totale, ripartita per singole aziende, sulla base del fatturato (E NON DELL'UTILE), che ammonta per i soli primi anni ad oltre 2 miliardi di Euro, dovrebbe essere erogata, entro il 30 Giugno 2023, in un'unica soluzione e, in caso di mancato "adempimento", le Regioni saranno autorizzate (dal Decreto di cui sopra) a trattenere il pagamento delle fatture, per forniture già eseguite, fino a compensazione dell'intero importo (PER LE PMI SI PARLA D'IMPORTI DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO, SUPERIORI AGLI UTILI MATURATI NEGLI ANNI DI "COMPETENZA").
Tale circostanza genererebbe una indiscutibile impossibilità, per la maggior parte delle aziende del settore (CAUSA FALLIMENTO), a proseguire le forniture di dispositivi medici di ogni tipo, anche salva vita (strumentario di ogni genere, stent coronarici, filtri per dialisi, endoprotesi addominali, ossigenatori, etc. etc.), in tutte le strutture sanitarie pubbliche, ma anche private!
CAUSANDO IL RISCHIO, DA PARTE DELLE STRUTTURE SANITARIE, DI NON ESSERE IN GRADO DI EROGARE PRESTAZIONI MEDICHE , SENZA CONTARE L’IMPATTO SUI LAVORATORI DEL SETTORE CHE SI RITROVEREBBERO SENZA LAVORO...